IL CAMMINO DELLA VITA È PIÙ DOLCE QUANDO C’È UN BAMBINO A STRINGERTI LA MANO - EL CAMINO DE LA VIDA ES MÁS DULCE CUANDO HAY UN NIÑO QUE TE DA LA MANO

IL CAMMINO DELLA VITA È PIÙ DOLCE QUANDO C’È UN BAMBINO A STRINGERTI LA MANO - EL CAMINO DE LA VIDA ES MÁS DULCE CUANDO HAY UN NIÑO QUE TE DA LA MANO

Un giorno nella mia testa è arrivato dirompente questo pensiero: “Adesso datti una mossa e smettila di piangerti addosso!”. È stato come ricevere una secchiata di acqua fredda in faccia, risvegliandomi dal torpore che si era creato fuori e dentro di me.

È stato quello slancio che cercavo da tempo e che poi mi ha messo le ali per arrivare dove mi trovo ora, in questo piccolo spazio virtuale fuori programma che ha preso piede in un luogo geograficamente lontano, ma vicino all’idea di “casa” che sentivo in qualche modo appartenermi. Per me sentirsi a casa ha sempre significato essere circondati da persone che contribuiscono a renderla tale.

Questa estate ho conosciuto un bambino, che mi ha conquistato con la sua infinita dolcezza e una delle prime cose che ho pensato guardandolo è stata: “Questo è un bambino felice”. 

Se non fosse già chiaro, il filo conduttore che mi ha spinto a scrivere è questo: condividere ciò che si cela dietro la mente di un bambino per aiutarlo a crescere felice. Beneficiando noi adulti della purezza propria dell’essere bambini. Ciò che si vive con e grazie a loro ha una risonanza potentissima; ragione per cui, da qualche parte, si leggerà anche del mio lato nascosto, che attinge alle radici profonde della mia infanzia.

L’incontro con Juan e la sua gioia contagiosa nell’invitarmi a viaggiare con lui, mi conduce alla fine dalla sua mamma che, dopo averle raccontato un po’ di me, mi fa questa proposta: “Se hai voglia di scrivere della tua esperienza, perché non farlo nel mio Blog?”. E così è successo, proprio nel luogo che arricchisce e dà senso alle mie giornate: Magea.

Ho deciso di condividere una parte del mio viaggio solo per il piacere di farlo, e per chi avrà voglia di farsi “contagiare” dalle mie parole. Inizia qui ma potrà anche prendere una direzione diversa. Per il momento so solo che è questo ciò che sento di fare.

Credo che in ognuno di noi riposino sogni e desideri che in qualche modo hanno bisogno di venire alla luce ed essere espressi. Come Shakespeare scrisse“Ogni volta che lo riterrai opportuno, accendi un sogno e lascialo bruciare in te”, io ho sentito l’esigenza di ridare vigore a quella fiamma interiore che ancora desiderava ardere, intraprendendo un nuovo cammino i cui reali protagonisti sono i bambini.

Racconterò storie e frammenti di realtà vissuti con loro, cercando di descriverli nella forma più umile possibile. Perché, se c’è una cosa che so, è questa: loro sono i veri maestri e da loro non si può mai smettere di imparare.

Benvenuto a te, che passi per di qui.

E grazie, per dedicarmi un po’ del tuo tempo.

Un día un pensamiento llegó a mi cabeza, un pensamiento disruptivo: “Ahora date prisa y deja de compadecerte”. Fue como recibir un cubo de agua fría en mi cara, despertándome del entumecimiento que se había creado dentro y fuera de mí.

Fue ese impulso que buscaba desde hace tiempo y que luego me puso las alas para llegar a donde me encuentro ahora, en este pequeño espacio virtual fuera de programa que se apoderó de un lugar geográficamente lejano, pero cercano a la idea de “casa”, que de alguna manera me pertenecía. Para mí, sentirse como en casa siempre ha significado estar rodeado de personas que contribuyen a ello.

Este verano conocí a un niño, que me conquistó con su infinita dulzura y una de las primeras cosas que pensé al mirarlo fue: “Este es un niño feliz”.

Por si no estuviera claro, el hilo conductor que me impulsó a escribir es éste: compartir lo que se esconde detrás de la mente de un niño para ayudarlo a crecer feliz. Beneficiándonos los adultos de la pureza propia de ser niños. Lo que se vive con y gracias a ellos tiene una resonancia potentísima; por eso, en algún lugar, se leerá también de mi lado oculto, que saca de las raíces profundas de mi infancia.

El encuentro con Juan y su alegría contagiosa al invitarme a viajar con él, me lleva al final a su madre que, después de haberle contado un poco de mí, me hace esta propuesta: “Si tienes ganas de escribir sobre tu experiencia, ¿por qué no hacerlo en mi Blog?”. Y así sucedió, justo en el lugar que enriquece y da sentido a mis días: Magea.

Decidí compartir una parte de mi viaje solo por el placer de hacerlo, y para aquellos que quieran ser “contagiados” por mis palabras. Comienza aquí, pero también puede tomar una dirección diferente. Por el momento solo sé que esto es lo que quiero hacer.

Creo que en cada uno de nosotros descansan sueños y deseos que de alguna manera necesitan salir a la luz y ser expresados. Como Shakespeare escribió: “Cada vez que lo consideres oportuno, enciende un sueño y déjalo arder en ti”, yo he sentido la exigencia de volver a dar vigor a esa llama interior que aún deseaba arder, emprendiendo un nuevo camino cuyos verdaderos protagonistas son los niños.

Contaré historias y fragmentos de realidades vividas con ellos, tratando de describirlos de la forma más humilde posible. Porque si hay algo que sé, es esto: ellos son los verdaderos maestros y de ellos nunca se puede dejar de aprender.

Bienvenido a ti, que pasas por aquí.

Y gracias por dedicarme un poco de tu tiempo.

“Ogni volta che lo riterrai opportuno, accendi un sogno e lascialo bruciare in te”-"Cada vez que lo consideres oportuno, enciende un sueño y déjalo arder en ti"
William Shakespeare
Escritor inglés